intersex_paperAccogliamo con favore la pronuncia del comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che ha ammonito l’Italia denunciando ancora una volta gli interventi di chirurgia estetica genitale che vengono intrapresi sui nuovi nati e sulle nuove nate che presentano caratteristiche di intersessualità. Tali pratiche, ribadiscono le Nazioni Unite, sono una vera e propria violazione dell’integrità fisica della persona.
Le persone intersessuate, che sono presenti anche tra i nostri soci e socie, nascono con caratteri sessuali di entrambi i sessi e devono avere il diritto di sviluppare autonomamente la propria identità sessuale, scegliendo con consapevolezza da adulte se andare incontro o meno a interventi chirurgici.
In paesi come la Germania, dal 2013 è possibile assegnare la sessualità neutra a chi nasce in questa situazione, che molti hanno erroneamente interpretato come il “riconoscimento del terzo sesso”. Riteniamo che il movimento LGBTI, che da qualche tempo non a caso include anche la “I” nel proprio acronimo, debba far propria fino in fondo questa battaglia di libertà e autodeterminazione. Non dimentichiamo, infatti, che l’idea di determinare forzatamente il sesso di un bambino o bambina alla nascita è la stessa idea secondo la quale i maschi devono crescere necessariamente in un modo e le femmine in un altro, in altre parole, uno dei pilastri culturali dell’omofobia. È necessaria, su questo come su molti altri temi, un’informazione di base per medici e famiglie affinchè ciascuno possa avere le conoscenze adeguate per affrontare queste situazioni.

Mario Marco Canale

Presidente Nazionale Anddos

L’articolo Intersessualità, Anddos: “Bene pronuncia ONU, battaglia contro mutilazioni fa parte della lotta all’omofobia” sembra essere il primo su Associazione Nazionale contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale.

Fonte: ANDDOS NEWS